Crescere insieme: genitori e figli
"La “Mindsight” è la capacità della mente umana di vedere se stessa. Si tratta di una lente utile attraverso la quale possiamo comprendere la nostra vita interiore con più calma, trasformare il cervello e migliorare il nostro rapporto con gli altri."
Daniel J. Siegel
La tua cassetta degli attrezzi per genitori: STRUMENTI EFFICACI E RISPETTOSI PER RITROVARE LA SERENITA'
A volte sembra difficile che i bambini “ci ascoltino”, i loro (e i nostri) NO! trasformano l'uscita per andare a scuola, la messa a letto, o i compiti in campi di battaglia…
Se tutto questo ti affatica e desideri cambiare qualcosa ma non sai da dove cominciare….
Puoi ancora diventare
il genitore che avresti voluto essere!
MI PRESENTO: Sono la Dott.ssa Lisa Parmiani, psicologa e mamma, esperta in educazione rispettosa.
Dopo anni in cui ho fatto molta fatica nell'essere mamma di un bambino molto vivace e dall'energia esplosiva, ho trovato, costruito e sperimentato i risultati di un approccio che ho chiamato “Crescere insieme”, perchè la ricerca di soluzioni ai problemi della gestione dei momenti di crisi emotiva di mio figlio mi ha permesso di evolvere e crescere anche come mamma e come persona.
Ti propongo qui semplici strategie e riflessioni che hanno aiutato me per prima e poi molti altri genitori a superare le lotte di potere, le crisi infinite, la sensazione di esaurimento, per trovare gioia e soddisfazione nel rapporto con i propri figli, e non solo in quello!
SEI STANCA DI SENTIRTI PROVOCATA E SFIDATA DA TUO FIGLIO?
Mi sono sentita anch'io così, e questo provocava in me frustrazione e nervosismo. Ho provato a cambiare le abitudini apprese dall'educazione tradizionale, per scoprire che sì, succede di perdere la pazienza, e tutti sbagliamo, ma c'è un altro modo di superare queste difficoltà, oltre a quello di alzare la voce, rimproverare, punire.
Siamo abituati ad attribuire ai nostri figli la responsabilità di molte nostre reazioni emotive: “mi hai fatto saltare i nervi! Mi fai proprio arrabbiare! ”. Pensiamo che a volte il bambino pianga e si disperi quando lo lasciamo per andare al lavoro perchè "vuole farmi sentire in colpa".
Ma tutti questi sentimenti e reazioni emotive sono nostre, dell'adulto. Se cambiamo la visuale, e togliamo al bambino poteri che, in effetti, non ha, scopriamo che tutto diventa molto più leggero, che possiamo vedere lo stesso comportamento del bambino per quello che è, ovvero, un'espressione di bisogni, emozioni e richieste da parte di una piccola persona con un cervello ancora immaturo.
Un bambino che chiede all'adulto una guida, una sponda, un porto sicuro, un esempio di "come si fa" ad affrontare quella situazione difficile. Togliamo da nostro figlio l'intenzionalità manipolatoria e sfidante che in realtà non è in grado di avere. Riscopriamo nostro figlio come un bambino con delle "buone ragioni" per fare ciò che fa, anche se suscita in noi emozioni che facciamo fatica a tollerare.
Ad ognuno il suo compito: il nostro, quello di riconoscere le nostre, di emozioni, per aiutare il bambino a far crescere le sue capacità di far fronte alle difficoltà. Un passo alla volta, crescendo insieme.